Un oggetto dal bordo del Sistema Solare si avvicina

Gli astronomi Pedro Berardinelli e Gary Bernstein, mentre studiavano immagini d’archivio raccolte tra il 2014 e il 2018 per l’ Indagine sull’energia oscura, hanno scoperto un corpo celeste con un’orbita che si estende al di là della Nube di Oort.

Le misure dell’oggetto lo collocano tra le dimensioni di a pianeta molto piccolo e un Aquilone, considerando infatti che ha un diametro di tra 100 e 370 km, e se risulta essere la dimensione più grande supposta, sarebbe l’oggetto più grande mai scoperto così lontano dalla Nube di Oort.

Oltre alle sue dimensioni, il suo corso ha attirato anche l’attenzione degli astronomi, la sua orbita infatti è quasi perpendicolare al piano creato dei nove pianeti interni, portandolo ulteriormente nel sistema solare dalla nube di Oort. Secondo i dati raccolti dal Centro dei pianeti minori e di JPL Dinamiche del Sistema Solare, l’oggetto si avvicinerà più vicino alla Terra nel 2031, quando vicino all’orbita di Saturno, attraverso poi torna da dove è venuto.

Sam deen, un astronomo dilettante di MMPL, ha descritto il ritrovamento come “radicalmente eccezionale“. Lo studio di 2014 UN271, è il nome dato alla stella, permetterà ai ricercatori di analizzare, quando sarà nel punto più vicino a noi, cioè a quasi 10 CU del nostro sole.

Man mano che si avvicina alla nostra stella, probabilmente le crescerà anche una coda come una cometa, perché il materiale congelato sulla sua superficie sarà vaporizzato. Non è ancora chiaro come apparirà visibile nel cielo notturno da qui sulla Terra, ma è probabile che la luminosità sarà simile a quella di Plutone oh della sua luna Caronte.