Nel passato di Marte lunga tregua tra due ‘bombardamenti’

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Lo rivelano i bacini creati dall’impatto degli asteroidi.

Il passato di Marte è stato meno burrascoso del previsto: il bombardamento di asteroidi che ha generato crateri giganti sulla superficie del Pianeta Rosso è stato interrotto da una lunga ‘tregua’ durata quasi 400 milioni di anni. Lo si evince dalle caratteristiche dei bacini generati dagli impatti, analizzate dai ricercatori statunitensi del Southwest Research Institute (SwRI) e dell’Università dell’Arizona, grazie ad uno studio finanziato dalla Nasa e pubblicato su Nature Geoscience.

La superfice di Marte è segnata dal bombardamento di asteroidi che ha generato crateri giganti (fonte: University of Arizona/LPL/Southwest Research Institute) © Ansa

Per ricostruire la storia dei ‘bombardamenti’ celesti su Marte e la tempistica degli impatti maggiori, i ricercatori hanno cominciato esaminando il bacino più ampio e antico del pianeta, chiamato Borealis: questa formazione, che si estende per oltre 9.000 chilometri abbracciando gran parte dell’emisfero settentrionale, sarebbe comparsa 4,5 miliardi di anni fa durante la prima ‘pioggia’ di corpi celesti. Questa fase sarebbe stata seguita da una lunga pausa di 400 milioni di anni, e poi da una seconda ondata di bombardamenti (tra 4,1 e 3,8 miliardi di anni fa), che avrebbe portato alla formazione di altri quattro bacini ‘extra large’ (Hellas, Isidis, Utopia e Argyre) e di svariati crateri minori.

In totale, il numero di impatti giganti sul Pianeta Rosso sarebbe 10 volte più basso rispetto a quanto stimato finora. “La cronologia degli impatti presuppone due popolazioni distinte di oggetti che hanno colpito Marte: una che rientra nella fase di formazione dei pianeti interni del Sistema solare, e l’altra che invece ha colpito la superficie di Marte in un momento successivo”, spiega Bill Bottke del Southwest Research Institute. La tempistica, aggiunge il ricercatore, sarebbe simile a quella degli impatti sulla Luna e su Mercurio, specie per quanto riguarda il secondo periodo, definito come ‘Intenso Bombardamento Tardivo’ (Late Heavy Bombardment, Lhb).